mercoledì 30 aprile 2008

30 APRILE 1949

La tragedia di Superga avvenne a seguito di una promessa tra amici, ma soprattutto perchè quel 4 Maggio la sorte si è voluta concedere il lusso di un'atrocità così immensa da essere il più grande dramma italiano degli anni '40 dopo la guerra e la fame. E non è poco, credo.
Se è vero che il destino ogniuno di noi se lo costruisce, allora spiegatemi come mai non si sceglie ne la data di nascita ne quella di morte, ...... e come mai i referti delle investigazioni di allora diedero un solo responso : tragica fatalità.
Ma il 30 Aprile di quell'anno fù il giorno decisivo della vicenda, il giorno di Inter - Torino dove i granata affrontavano nello scontro diretto i nerazzurri che seguivano a 4 punti nell'ennesima lotta-scudetto. Ferruccio Novo, il presidentissimo, decise che la squadra sarebbe potuta partire per l'amichevole di Lisbona solo se non avesse perso quella gara, in cui oltretutto erano assenti alcuni giocatori importanti per malanni fisici tra i quali Valentino Mazzola. Finì 0-0 e la squadra partì per non tornare mai più. Quel 30 Aprile così resterà data meno appariscente ma altrettanto importante in tutta la vicenda del momento e del resto della storia del Toro.
L'utima gara del Grande Torino.
Quanto sembra banale la partita col Napoli di domenica, quanto infinitamente minore è la drammaticità di una possibile retrocessione di fronte all'accaduto di 59 anni or sono, eppure abbiamo il dovere di guardare al presente e al futuro.
Certo è che il Toro di allora visse 5 anni da ...leone, mentre da un quindicennio a questa parte, somiglia molto di più ad una pecora, di cui nemmeno il latte sembra commestibile.
Guardateci da lassù e dateci una mano a spingere con la gola i rammolliti perchè salvino il salvabile, poi si vedrà.
La sola similitudine coi tempi attuali sta nel colore della maglia, nulla più, anzi, a dirla tutta, mi vergogno anche solo a pensare in qualche paragone.
Tifosi e innamorati del Toro esclusi, ovviamente ...


Forza Toro Sempre




INTER - TORINO 0-0
INTER: Franzosi, Guaita, Pian, Fattori, Giovannini, Achilli, Armano, Lorenzi, Amadei, Campatelli, Nyers I.
TORINO : Bacigalupo, Ballarin, Martelli, Castigliano, Rigamonti, Fadini, Menti II, Loik, Gabetto, Schubert, Ossola.
Arbitro: Gemini di Roma.
Spettatori: 37.000 per un incasso di 27 milioni di lire.

lunedì 28 aprile 2008

La dignità di Oronzo Canà

Il 27 Aprile è Roma - "Toro" 4-1, è l'avvicinarsi del cosidetto baratro che i nostri giocatori tutto hanno fatto per NON evitare, è anche l'incazzatura dei tifosi del Toro - quello senza le virgolette - che nonostante tutto ancora pensano romanticamente a qualcosa che non c'è più.
Sarà che questa società ha un numero di matricola diverso da quella originale, anche se ne porta il nome e i colori, anche se ne ha acquistato (mamma che termine gobbo...) il titolo sportivo, ma che purtroppo è soltanto un erede del vecchio Toro dai coglioni e dalle corna ben definiti nonostante i cimminelli di turno.
Sarà quel che sarà ma del tremendismo, dell attaccamento alla maglia rossa come il sangue, del vecchiocuoregranata tanto decantato, praticamente non vi è più traccia.
Fortunatamente esiste la gente come Giampaolo Muliari e i suoi degni compari che nell'indifferenza del presente "che conta" recupera il nostro passato tra mille difficoltà e senza neppure la spalla di chi avrebbe il dovere quantomeno di interessarsi, visto che quel passato dovrebbe ritenerlo suo.
Pazienza. I ragazzi dell'Associazione Memoria Storica hanno fatto un lavoro immane, da cui è scaturito un risultato eccellente che farà bene a noi e alle nostre vene granata così rovinate dello smog di un calcio che una volta ci creava problemi solo dall'esterno e che oggi invece subisce le subdole violenze di serpi covate in seno. Una volta ho sentito Mecu dire una bellissima frase "...fa che le cose che ti sono care diventino il tuo rifugio..." o comunque una cosa simile... beh, non essendoci più il mio vecchio Toro fisico, non essendoci più il Filadelfia, non essendoci più il piccolo museo di Superga, non essendo più presenti i Tomà, i Giagnoni, i Vieri (Lido), i Ferrini, i Junior, i Ferri, e i Pulici, mi sarà dura trovare questo rifugio se non tra i cari vecchi ricordi di una nostalgia granata che aumenterà inesorabimente . E con essa le critiche a noi mosse dai superficiali di turno circa l'inguaribilità granata sul tema.
Chi se ne frega.
Il presente è una pena, il calcio di oggi una discarica di immondizia mediatica mista a interessi sempre più lontani dallo sport... che mai poteva centrare il nostro vecchio caro Toro con questa melma ?
Nulla, forse per questo del Toro ne resta solo un surrogato.
Lui non c'è più, è andato in pensione, anche se non è morto del tutto perchè noi che siamo per alcuni solo i tifosi granata, in realtà siamo l'essenza del Toro che fù, quel Toro che morì ma che seppe resuscitare senza i fasti di un tempo ma con la stessa dignità. E forse qualcosa di più.
Dignità, parola sconosciuta a chi ci rappresenta oggi, a volte persino con la maglia giallo-nera che fu degli avi e che vide nascere il calcio in Italia, e non solo a Torino.

Dignità ..... di chi sta già cercando casa a Firenze, a Milano e altrove per il prossimo anno, lasciando che il Toro resti solo una voce del proprio curriculum.
Dignità ..... di chi si sputtana e sputtana noi con decisioni cervellotiche e figlie di capricci isterici più adatti a cinquantenni in menopausa che a ragazzotti di venticinque.
Dignità... quella che persino Oronzo Canà ha avuto nella splendida finzione del primo e unico "Allenatore nel pallone" portando alla salveza la sua squadra e i suoi uomini nonostante un diktat superiore . Ma quello era purtroppo un film divertente, voi invece la nostra tragica realtà.
Meno male che il 27 Aprile è anche il compleanno di Pulici che probabilmente avrà sentito per tutto il giorno il calore più o meno diretto di tutto il suo popolo che lo ha da sempre nel cuore e che lo ritiene il proprio leader solo perchè ci ha messo il cuore e ha fatto il suo dovere onestamente amando quello che faceva, la maglia che indossava e chi lo sosteneva. Ad oggi è come parlare di un UFO.
Che cazzo ve lo spiego a fare operai del pallone, marchettari della bassa specie incapaci di sollevare spirito perchè spirito non avete se non per il vostro culo.
Andatevene, laciateci il Toro anche retrocesso, ma andatevene anche se chi vi sostituirà potrebbe addirittura essere peggiore.
Non vi odio perchè quello lo riservo solo ai gobbi, e non perchè vincono, ma perchè si mettono la grinta nel motore, non mollano mai e soprattutto perchè (dignità....) portano da qualche tempo un toro nello stemma.

Gesù .........
Sauro Tomà, testimone della leggenda.

giovedì 17 aprile 2008

Novellino scaduto : la strada del vino bianco ci salverà ?

Gianni De Biasi è il "nuovo" allenatore del Toro per le ultime 5 giornate... beh, caro Presidente Cairo, lei davvero non butta via nulla e mette in cantina il vino buono per tirarlo fuori solo nelle occasioni in cui vale la pena consumarlo. Quello che non capisco però è semplice : il Novellino che c'era sul tavolo non mi sembrava così male.... pedigree di tutto rispetto, 5 anni di Samp con ottime soddisfazioni, grinta e spessore umano da vendere, maglia granata digerita già in tenera età... insomma Walter Alfredo è il prototipo dell'allenatore da Toro, non a caso nelle passate stagioni era sempre tra i primi nomi delle preferenze del tifoso granata.
Possibile che di punto in bianco sia diventato un incapace, molliccio e inadatto quindi alla causa ? Mi pare ovvio di no ... e ce lo farà vedere ahinoi, in altre panchine, quella napoletana ad esempio.
Nulla contro il buon de Biasi (anche se io al posto suo non sarei mai tornato...) l' uomo che viene da una terra in cui il vino si fa, e pure molto buono , ma credo che la società abbia sostituito solo l'anello debole, reso tale molto probabilmente dalla solita cricca interna di spogliatoio che già lo scorso anno rischiò - senza guardare in faccia a nessuno e comprensiva di altri attori protagonisti - di farci retrocedere pur di far esonerare Zaccheroni.
No, per quanto poco conti, non sono più disposto a tollerare questi "professionisti" che si prendono il lusso di giocare col nostro sentimento, con la nostra immensa passione, per i loro porci comodi. Nossignori, fuori dalle palle, chiunque di voi si permette di fare questo, e non importa che numero porti sulla schiena, e quanto buoni siano i suoi piedi, perchè coi miei io faccio il meglio che posso sempre. E in questo preciso momento saprei bene cosa farne.
Che gente .... il 4 Maggio sarò a Superga, e credo che mi verrà il vomito nel vederne buona parte in prima fila con tanto di stemma sulla giacca di rappresentanza, perchè se sono indegni in campo e menefreghisti verso la maglia, figuriamoci che cazzo c'entra sta massa biologica col mito dei nostri cari vecchi e mai dimenticati eroi . Andrò all'inaugurazione del museo di A.M.S.G. con il cuore in una mano e una palla di sterco nell'altra... metaforicamente è chiaro, ma non per questo sarò indeciso su chi lanciare entrambe.
I pagliacci del circo sono tali e come tali si vestono e si comportano, cioè sono coerenti.
Voi, improbabili idoli, solo buffoni.


venerdì 11 aprile 2008

Paralumi inutili

C'è una trasmissione televisiva che adoro, si chiama "Sfide" e va in onda a orario impossibile su rai 3 il giovedì. Ad ogni puntata viene "preso di mira" un personaggio dello sport o una squadra o un particolare episodio che ha fatto epoca, e lo si racconta con dovizia di particolari ed aneddoti che spesso finiscono con l'incuriosire anche persone non particolarmente appassionate al tema.
Così capita di vedersi un'ora di trasmissione (senza interruzioni) su Ayrton, su Tombalabomba, sul derby del 3-2, Gigi Meroni, Scirea, Nuvolari o Fogar per citarne alcuni.
L'ultima volta invece si è passato in rassegna tutta una serie di incidenti mortali legati al calcio e alla violenza che intorno ad esso aleggia.
Discutibile la tematica, se non altro perchè già ampiamente discussa (spesso ad-minchiam...) nei vari talk show, ma comunque fotografia fedele di alcuni delitti di sport in 40 anni di storia.
Quello che va sottolineato è che il non appassionato, il non-tifoso, potrebbe essere tratto in inganno dal documento TV, e come troppo spesso avviene, indotto a fare di tutta l'erba un fascio, ergo, arrivare a considerare tutti i tifosi una massa becera di imbecilli atti allo sfascio-scasso-omicidiovolontarioplurimo-violenzaaggravata-strage-colera-uxoricidio-scabia.
Non è precisamente così. Posto che alcuni programmi televisivi, del lunedì sera in particolare, sembrano orchestrati apposta per fomentare violenza, posto che sono gli stessi mass-media a puntare il dito contro il movimento-ultrà per terrorizzare la gente e indurla ad acquistare milioni di pacchetti-TV invece di "andare a rischiare la vita", e posto che ci sono più feriti nelle discoteche il sabato sera in risse che l'indomani negli stadi, ci si è forse mai chiesto se tutto quello che raccontano e che vogliono farci credere sul calcio dei tifosi è reale ?
Vorrei farla io una puntata di "Sfide".
Vorrei raccontare di gente che si muove dalla mattina presto per "fare-stadio", gente che vive di passione pura, indipendentemente dal colore della sciarpa al collo... E' gente disposta a bisticciare con la propria donna, a spendere soldi, a rischiare per la nebbia, a farsi centinaia di km per stare al fianco della squadra, assieme agli amici di sempre, nel bene e nel male come in qualsiasi rapporto di Amore con la A maiuscola.
Di gente che organizza le trasferte nella giungla di leggi fatte apposta per rendere la vita impossibile a chi non ha mai alzato una mano neppure ai tempi della scuola, di gente che usa il suo tempo libero per manifestazioni, cene sociali, beneficenza, e chi più ne ha più ne metta.
Ci stanno trattando come trattano i preti : noi tutti violenti e stupidi, loro tutti affaristi senza scrupoli e pedofili.
Tutto sommato purtroppo, questa è logica di mercato, dove un prodotto viene venduto strombazzando e creando sensazionalismo, quello che mi fa vomitare è invece il fatto che a noi del Toro sono i nostri stessi giocatori a prenderci in giro, inanellando serie infinite di delusioni, sconfitte e figuracce in grado di minare anche la fede granata più ... granata !
Massa molle, incapace di reazione, nomi di livello, tasso tecnico discreto, organigramma e rosa di tutto rispetto, roba da UEFA,dicevano che quest'anno ci saremmo divertiti... CAZZO !
Caro Presidente continuo a volerle bene perchè non credo proprio lei sia contento di tutto ciò, ma veda di ravvedersi anche lei per il futuro... sà, non è che perchè ci trattano come i preti, che lei deve comportarsi come un ... Papa.
L'era di Urbano I° va dimenticata, serve quella di Cairo il Terribile, perchè sennò ci insabbieremo nuovamente dove sarà difficilissimo rivedere la luce.
A proposito, un pensierino per chi doveva illuminare il Toro in campo : non serve a nulla essere splendido paralume con lampadina intelligente se la spina e staccata !

Dio benedica il Toro !

domenica 6 aprile 2008

AUTOGRILL ...

Non ci sono più simboli, e non ci sono più ideali, se non il proprio ego. L'essere umano è la sintesi dell'ipocrisia, capace di dispensare ottimi consigli e di snocciolare concetti di morale più o meno spicciola in quantità industriale che - chissà come mai - rivolge ad altri e quasi mai a se stesso. Siamo esseri umani, d'accordo, capaci di fare innumerevoli cose buone perchè così ci ha progettato il buon Dio, ma disgraziatamente pure abili a generare nella maggior parte dei casi una marea di cazzate. Libertà, la chiamano...
Ci interessa tutto, ma solo ed esclusivamente a patto che ci ritorni indietro qualcosa, che frutti, in favoritismo, potere e denaro. Oppure che ci distragga, e allora giù di banalità e frivolezze... Non tutti sono così, ovviamente, altrimenti il mondo avrebbe già trovato la morte fisica nonostante il sole continui la sua vita, purtroppo però la tendenza è quella e un'inversione vera non sembra alle porte. Mi viene da pensare a quel vecchio film "il pianeta delle scimmie" dove gli esseri umani venivano lobotomizzati dai primati saliti al potere del globo... Sai che forse non avevano tutti i torti ? Già, lo facevano memori di quanto di male la specie "superiore" era riuscita a fare in millenni di disgraziata gestione aziendale della "Pianetaterra S.p.a." che aveva portato ad un'inesorabile bancarotta con tanto di Miss Liberty insabbiata in quel mare che una volta le faceva da tappeto.

Previsioni affatto strampalate quindi se si osserva il quotidiano e la tendenza del futuro, un film geniale in cui ricordo bene che non riuscivo mai a capire fino in fondo chi tra le due fazioni di maschi dominanti facesse le parti del male e del bene.
Chi vivrà vedra, nel frattempo abbandoniamoci alle nostre piccolezze, ai nostri piccoli e grandi drammi quotidiani generati spesso da insoddisfazione latente ed ingiustificabile... una delle poche cose da fare ? Deridere idoli falsi che ci propongono i mass media, quelli che tanto Grillo si affanna a denigrare e che oggi gli concedono per questo poco spazio a differenza di quanto fecero ai tempi del "V-Day" contro i politici.
E se ci resta un pò di tempo per noi, cerchiamo di auto-coccolarci, soddisfacendo magari anche solo un piccolo bisogno intimo nel percorso autostradale della nostra vita, come fosse un'autogrill dove però non ci sono imbecilli ne con le spranghe, ne con la divisa a mettere a repentaglio la nostra vita.









Buon Viaggio a tutti