lunedì 31 marzo 2008

PULICI E' COME IL TONNO : INSUPERABILE !


Il pranzo sociale di un club di tifosi ha da sempre come ingredienti base la passione comune per la propria squadra e la voglia di stare insieme,meglio se in un posto dove si mangia e si beve bene.
Ma se il club in questione è del Toro, se tra gli ospiti vi è anche un certo Paolino Pulici , e se il tutto è inserito nel contesto accogliente come quello del ristorante “Ae bronse querte” di Veggiano nei pressi di Padova, allora i toni salgono decisamente e in modo esponenziale.
La proverbiale fede degli appassionati dal cuore granata, domenica 30 Marzo 2008 ha raccolto un centinaio d’anime in un locale interamente riservato, goliardia a tinte forti, lotteria, premi per tutti, e la partita vinta dal Toro a Catania sugli schermi nell’immediato dopopranzo, il tutto a caratterizzare il programma della giornata organizzata dal Toro Club “Aldo e Dino Ballarin”.
Il club, che raggruppa i tifosi del Toro delle province di Belluno, Vicenza, Venezia Rovigo e Padova, dove c’è il ritrovo “operativo” (la sede nominale a Chioggia, presso la famiglia Ballarin) .nasce in ricordo dei due fratelli Aldo e Dino, scomparsi nella tragedia di Superga in quel tristemente famoso 4 Maggio del ’49 in cui gli eroi del “Grande Torino” per 5 volte consecutivamente campioni d’Italia, perirono nella sciagura sportiva più grande d’ogni tempo.
Conta tra le sue fila un’cinquantina di iscritti di cui una parte (14) abbonati all’ Olimpico di Torino, dove a tutte le partite casalinghe è presente in numero variabile.
Alla manifestazione (davvero riuscitissima) sono intervenuti anche il grande Giampaolo Muliari dell’Ass. Memoria Storica Granata che tra mille difficoltà si occupa dei cimeli della storia del Torino dal 1906 ad oggi con Piero Rubicondo, sempre di A.M.S.G. ma anche responsabile dell’ A.CU.TO. (Associazione Cuore Toro) per l’aiuto ai bambini disagiati, e di vari club amici coi quali spesso si condividono le partite allo stadio .
Presenti delegazioni dai T.C. “E. Mondonico” di Valfenera (AT), “G. Ferrini” di Trieste, Angera (VA), “P. Pulici” di Osio Sotto (BG), “Grande Torino” di Cento (FE), Modena, Verona, e “Opitergium” di Oderzo (TV).
Sugli schermi della sala per tutta la durata del pranzo, sono passati i filmati di tutti i gol di Pulici, simbolo vivente indiscusso, che per quasi un quindicennio ha profuso soddisfazioni di ogni genere, come calciatore e come persona soprattutto.
Un uomo solido e dal sorriso spontaneo, poco affascinato dal calcio moderno evidentemente troppo succube di interessi di varia natura e che nulla hanno a che fare con lo sport.
A 58 anni splendidamente portati, preferisce occuparsi con la stessa passione di sempre dei bambini della scuola calcio della Tritium di Trezzo sull’Adda, perché la formazione del calciatore per lui, deve necessariamente passare prima attraverso la formazione del ragazzo e dell’uomo.
Molti gli aneddoti rievocati, dal vecchio stadio Filadelfia, vera tana granata e fabbrica di campioncini per decenni prima della sua vergognosa distruzione, alle vicende vissute in tante partite, derby soprattutto, in cui “Pupi” ha quasi sempre messo la firma nel tabellino dei marcatori.
La soddisfazione è stata tanta e per tutti, con la ciliegina sulla torta della vittoria dei ragazzi di Novellino in quel di Catania dove la gara con gli etnei rappresentava uno scontro diretto nella lotta per non retrocedere. Vincerlo è quindi stato fondamentale per guardare con ottimismo al futuro per un Toro che ha ancora molta strada da fare per tornare ai fasti degli anni di “Puliciclone”, ma che oggi come allora, come sempre, sa di poter contare sulla fede dei suoi tifosi che non lo hanno mai abbandonato, specie nei momenti difficili.














Una delle due torte gemelle della giornata...