venerdì 11 aprile 2008

Paralumi inutili

C'è una trasmissione televisiva che adoro, si chiama "Sfide" e va in onda a orario impossibile su rai 3 il giovedì. Ad ogni puntata viene "preso di mira" un personaggio dello sport o una squadra o un particolare episodio che ha fatto epoca, e lo si racconta con dovizia di particolari ed aneddoti che spesso finiscono con l'incuriosire anche persone non particolarmente appassionate al tema.
Così capita di vedersi un'ora di trasmissione (senza interruzioni) su Ayrton, su Tombalabomba, sul derby del 3-2, Gigi Meroni, Scirea, Nuvolari o Fogar per citarne alcuni.
L'ultima volta invece si è passato in rassegna tutta una serie di incidenti mortali legati al calcio e alla violenza che intorno ad esso aleggia.
Discutibile la tematica, se non altro perchè già ampiamente discussa (spesso ad-minchiam...) nei vari talk show, ma comunque fotografia fedele di alcuni delitti di sport in 40 anni di storia.
Quello che va sottolineato è che il non appassionato, il non-tifoso, potrebbe essere tratto in inganno dal documento TV, e come troppo spesso avviene, indotto a fare di tutta l'erba un fascio, ergo, arrivare a considerare tutti i tifosi una massa becera di imbecilli atti allo sfascio-scasso-omicidiovolontarioplurimo-violenzaaggravata-strage-colera-uxoricidio-scabia.
Non è precisamente così. Posto che alcuni programmi televisivi, del lunedì sera in particolare, sembrano orchestrati apposta per fomentare violenza, posto che sono gli stessi mass-media a puntare il dito contro il movimento-ultrà per terrorizzare la gente e indurla ad acquistare milioni di pacchetti-TV invece di "andare a rischiare la vita", e posto che ci sono più feriti nelle discoteche il sabato sera in risse che l'indomani negli stadi, ci si è forse mai chiesto se tutto quello che raccontano e che vogliono farci credere sul calcio dei tifosi è reale ?
Vorrei farla io una puntata di "Sfide".
Vorrei raccontare di gente che si muove dalla mattina presto per "fare-stadio", gente che vive di passione pura, indipendentemente dal colore della sciarpa al collo... E' gente disposta a bisticciare con la propria donna, a spendere soldi, a rischiare per la nebbia, a farsi centinaia di km per stare al fianco della squadra, assieme agli amici di sempre, nel bene e nel male come in qualsiasi rapporto di Amore con la A maiuscola.
Di gente che organizza le trasferte nella giungla di leggi fatte apposta per rendere la vita impossibile a chi non ha mai alzato una mano neppure ai tempi della scuola, di gente che usa il suo tempo libero per manifestazioni, cene sociali, beneficenza, e chi più ne ha più ne metta.
Ci stanno trattando come trattano i preti : noi tutti violenti e stupidi, loro tutti affaristi senza scrupoli e pedofili.
Tutto sommato purtroppo, questa è logica di mercato, dove un prodotto viene venduto strombazzando e creando sensazionalismo, quello che mi fa vomitare è invece il fatto che a noi del Toro sono i nostri stessi giocatori a prenderci in giro, inanellando serie infinite di delusioni, sconfitte e figuracce in grado di minare anche la fede granata più ... granata !
Massa molle, incapace di reazione, nomi di livello, tasso tecnico discreto, organigramma e rosa di tutto rispetto, roba da UEFA,dicevano che quest'anno ci saremmo divertiti... CAZZO !
Caro Presidente continuo a volerle bene perchè non credo proprio lei sia contento di tutto ciò, ma veda di ravvedersi anche lei per il futuro... sà, non è che perchè ci trattano come i preti, che lei deve comportarsi come un ... Papa.
L'era di Urbano I° va dimenticata, serve quella di Cairo il Terribile, perchè sennò ci insabbieremo nuovamente dove sarà difficilissimo rivedere la luce.
A proposito, un pensierino per chi doveva illuminare il Toro in campo : non serve a nulla essere splendido paralume con lampadina intelligente se la spina e staccata !

Dio benedica il Toro !